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Visitare Nuweiba

ATTIVITA' - HOTEL - DA VISITARE

Una vacanza a Nuweiba è incompleta senza un’escursione nel deserto, sia per le sue bellezze naturali che per i suoi siti storici nascosti e fortuiti, disseminati lungo un crocevia di civiltà che per secoli si sono incontrate proprio qui, sulle sponde del Mar Rosso.
Qui di seguito vi elenchiamo una serie di luoghi da visitare.

Il Monte Sinai
Il Monte Sinai, collocato a sud del Monastero di Santa Caterina, ha grande importanza religiosa soprattutto per gli Ebrei, i Cristiani e i Musulmani, dato che qui, secondo il vecchio testamento, Mosè ricevette i Dieci Comandamenti.
Per salire alla vetta  (2285 m) vi sono due possibilità, o seguire un sentiero più facile ma più lungo oppure affrontare i circa 4.000 gradini eretti dai monaci. Entrambi i tragitti conducono ad una zona all'aperto nota come il Bacino di Elia, da dove partono i restanti 750 gradini che conducono alla cima. In vetta è ubicata la Cappella della Santa Trinità, edificata nel 1934 sul sito di un’antica cappella risalente al 363 d.C.
La camminata verso la vetta richiede circa tre ore ma il panorama dalla cima è tale da togliere veramente il respiro.

La Fortezza dell'Isola del Faraone 
L' Isola del Faraone, denominata anche Isola di Corallo, si trova 8 km a sud di Taba e a 250.000 metri dalla costa.
I primi a servirsi di questo bellissimo luogo con annesso porto furono i Fenici, con lo scopo di incrementare il commercio con l'Egitto.
Molto più tardi, la piccola isola rocciosa finì sotto il controllo bizantino. All'inizio del XII secolo
d.C. , i Crociati vi edificarono una fortezza non solo per proteggere i pellegrini che si spostavano tra Gerusalemme e il Monastero di Santa Caterina ma anche per interrompere il commercio arabo.
I Crociati furono scacciati dall’isola dal sultano Salah El Din detto Saladino che si interessò anche al rafforzamento della fortificazione da loro edificata. Al giorno d’oggi è possibile esplorare interamente la fortezza nel suo stile medievale, con torri, passaggi ad arco, camerate, bagni e cucine.
 
Monastero di Santa Caterina
Nel 330 d.C., presso il Roveto Ardente di Mosè, ai piedi del monte Sinai fu eretta, per volere della madre dell'Imperatore Costantino, l'imperatrice Elena, una piccola chiesa chiamata Chiesa della Trasfigurazione. Il monastero fortificato che vediamo oggi fu costruito intorno alla stessa, durante il regno dell'Imperatore Giustiniano (527-565 d.C.). Nell’XI secolo, il monastero fu dedicato a Santa Caterina d'Alessandria, morta nel 310 d.C. perché si dice che i suoi resti furono trovati dai monaci proprio sulla cima di una montagna vicino al Monte Sinai.
L’abbazia appartiene alla Chiesa Greco-Ortodossa, che ne cura anche l'amministrazione.
Al suo interno vi è una ricca biblioteca ove è addirittura conservata la seconda più vasta collezione di manoscritti antichi. Oltre ai testi potrete osservare anche moltissime antiche opere d'arte come icone, porte intagliate, affreschi ed altre decorazioni religiose di grande valore artistico.
Nel Febbraio del 2002, all'interno del monastero, è stata resa accessibile al pubblico una delle più belle collezioni di oggetti d'arte cristiana. Un piccolo museo di nove stanze chiamato "La Sacra Sagrestia" al cui interno sono esporti dei capolavori di grande pregio.
Tra i molti oggetti esposti vi sono: icone bizantine del VI secolo; manoscritti in siriano risalenti al IX secolo; rari libri di preghiera slavi  e splendidi oggetti in argento, oro e avorio.

Ein Kid
Ein Kid, celato al termine di un sentiero roccioso, è uno dei gioielli del Sinai.
Durante la  passeggiata da Wadi Kid ad Ein Kid  non potrete non visitare l’oasi dalla lussureggiante vegetazione dove spiccano alberi da frutto, palme da dattero e acacie. Ein Kid è il luogo ideale per un'escursione e un picnic pomeridiano.

Il Deserto Blu
La particolarità del Deserto Blu non è tanto la vernice blu che ricopre le rocce, quanto lo spettacolo della secca che si staglia contro l’incredibile blu del cielo del Sinai.
La superficie del deserto è ricoperta da massicce sculture di granito e massi dorati circondate da bellissimi fiori rosa. Il Deserto Blu è un luogo ideale per escursioni, fotografie o semplici passeggiate.
La vernice buche che ricopre quattro miglia di Sinai fu stesa dall'artista belga Jean Verame, dopo aver ottenuto il permesso di Anwar El Sadat; da qui il nome di Deserto Blu.

Canyon Colorato 
Una delle meraviglie naturali del Sinai è l’imponente canyon colorato. L’avventura più bella è quella di attraversare lo stretto sentiero che corre fra pareti di arenaria, striate di delicati gialli, viola, rossi, magenta e oro che in alcuni punti raggiungono anche i 40 metri.
Le pareti del canyon, foggiatesi nel corso del tempo grazie all'azione degli elementi naturali, presentano dei bellissimi colori generati dall'ossido ferroso e dal manganese. Informiamo che alcuni punti del sentiero sono difficoltosi per cui si richiede una certa preparazione fisica. Escursioni di un giorno al canyon colorato possono essere organizzate da Sharm, Dahab, Nuweiba o Taba.

L'Area Protetta di Abu Galum 
L'area protetta di Abu Galum, lungo il Golfo di Aqaba, tra Dahab e Nuweiba, è caratterizzata da 500 kmq di meraviglie naturali.
Parallelamente alle barriere coralline corrono bellissime spiagge di ciottoli, punteggiate di conchiglie che si interrompono, però, interrompendosi bruscamente davanti alle pareti delle montagne. Su queste spiagge è stata rinvenuta una grande quantità di Nerita splendens, una minuscola chiocciola la cui decorativa conchiglia si confonde con i ciottoli.
Nell'entroterra del parco, su un totale di circa centosettanta specie di piante circa quarantaquattro di queste sono endemiche. I mammiferi sembrano gradire questa diversità vegetale. Nella regione vivono stambecchi della Nubia, iraci, volpi rosse e iene striate insieme ad una varietà di lucertole e serpenti, tra i quali il cobra nero, la vipera cornuta e lechide carenato di Burton.

Ein Umm Ahmed 
Ein Umm Ahmed, che tradotto significa “la sorgente della madre di Ahmed”, è un’oasi che si estende su una secca dove abbondano alberi da frutto (fichi, limoni, datteri) e oliveti.
Un orto completo di pomodori, basilico e menta testimonia l'abbondanza dell'acqua.
L'oasi trabocca di flora, fauna e uccelli.
L'oasi di Ein Umm Ahmed è abitata da beduini locali, che si mostrano sempre ben disposti  ad accogliere i visitarti, in ogni caso è consigliabile avere una guida soprattutto se si parte da  Nuweiba, Dahab o Ein Umm Ahmed, poiché le zone interessanti da visitare lungo il percorso sono molteplici.

Ein Khudra 
Tra le colline di sabbia giallastra lungo la strada che collega Nuweiba con Dahab si trova una delle oasi più spettacolari del Sinai, Ein Khudra. La cosa incredibile è che qui, in pieno deserto, zampillano sorgenti di acqua dolce che nutrono giardini di palme da dattero.
Se siete appassionati di paesaggi geologici particolari, non perdetevi la passeggiata attraverso il Canyon Bianco che da sud-est porta ad Ein Khudra.
È importante ricordare che quest’oasi svolse anche un ruolo storico. Infatti, fu un'importante sosta per i pellegrini che viaggiavano tra Santa Caterina e Gerusalemme.

Nawamis
Nel Sinai meridionale ed orientale si trovano i Nawamis, misteriose strutture preistoriche. Alte tra i 2 e i 2.5 metri, con un diametro fra i 3 e i 6 metri, sono costruzioni circolari inclinate verso l'interno, effettuate con lastre di arenaria e dotate ciascuna di un'apertura rivolta ad occidente.
Al loro interno, gli archeologi hanno rinvenuto braccialetti di conchiglie, perline colorate, attrezzi in silice, brocche e arnesi d'osso e di rame. Secondo alcune tesi queste costruzioni risalgano all’età del rame (4000-3150 a.C.) ed erano antiche camere funerarie.
I Nawamis più facilmente raggiungibili sono quelli che si trovano a sud di Ein Khudra, nei pressi della strada Santa Caterina-Nuweiba. 
 

 

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